EMERGENZA SANITARIA IN BASILICATA: COSA STA SUCCEDENDO?

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LA REGIONE METTE A RISCHIO LA SALUTE DEI LUCANI. 

IL CENTRO SAN PAOLO ADERISCE ALL'UNITA' DI CRISI SANITARIA PER TUTELARE I DIRITTI DEI PROPRI PAZIENTI.

Ha dell’incredibile quanto sta succedendo in queste settimane:: coloro che dovrebbero avere a cuore i problemi delle persone e cercare di risolverli, coloro che conoscono bene l’attuale difficoltà del Servizio Sanitario Regionale nell’erogare le prestazioni sanitarie, che sanno benissimo che vi sono risorse disponibili per questo e che avevano promesso pochi mesi fa di insediare una task-force permanente per gestire l’esplosione delle liste di attesa, che fanno?

Gettano, come se niente fosse e metaforicamente parlando, un mozzicone acceso nella campagna arida della sanità lucana, mettendo fuoco in un attimo alle strutture sanitarie che fino ad oggi sono state le uniche in grado di contenere un minimo i ritardi nelle cure dei cittadini lucani.

Cose da folli! Ma è questo quanto accade con l’ultima delibera della giunta regionale n. 482/2022. Un fatto che non trova spiegazioni, se non come il gesto di un folle piromane che mette fuoco alla propria casa e soprattutto a quella dei cittadini che la abitano.

Questo significa che già da oggi e fino alla fine dell’anno non potranno più essere erogate visite ed esami a decine di migliaia di persone, anche quelle già prenotate o in corso di cura.

Possibile che la politica riesca a fare il peggio del peggio?

Liste di attesa che continueranno ad esplodere in modo esponenziale, i numeri sono altissimi: il totale delle prestazioni è di 218.875 recuperabili per l’ambulatoriale, 6.769 per i ricoveri. Per lo screening (malati oncologici) la Regione indica la priorità: recuperare tutte le 17.626 prestazioni continuamente rinviate. Non si riesce a capire come possa essere possibile il loro recupero se i tetti di spesa, fissati da questa delibera oscena, sono stati già incapienti e superati. Dietro questi numeri, vogliamo ricordare, ci sono persone e storie di malattia vera.

La scellerata scelta della Giunta produrrà solo ed esclusivamente un disastro con ulteriori ritardi nelle diagnosi e nelle cure, il che significa che molte persone rischieranno la vita a causa di tutto ciò e nessuno nemmeno immaginerà una diretta connessione causa-effetto. Inoltre, questo comporterà la chiusura di strutture e perdita di lavoro: quello che resterà sarà solo una landa bruciata dove non sarà più possibile far crescere niente per anni.

Questo disastro della sanità lucana è da attribuirsi a tutta la politica, senza distinzioni di partito, senza interruzioni tra il prima e dopo. Se è vero che quelli che c’erano prima hanno fatto seccare i campi, quelli che ci sono adesso, per completare l’opera, gli danno fuoco. Ma in questa desolazione non si salverà nessuno, la Basilicata ormai al fallimento, con la sua classe dirigente, sia politica che amministrativa. La sanità purtroppo è solo un esempio fra i tanti.

Possibile che le segreterie di partito non abbiano da dire nulla? Che tra tanti pre-candidati alle prossime elezioni non ci sia nessuno che prenda una posizione e un’iniziativa pubblica? Nei prossimi giorni tenteremo in ogni modo e con ogni azione un confronto pubblico con tutti, per il momento il dialogo è doveroso. Abbiamo costituito una “Unità di crisi sanitaria” nella speranza, l’ultima a morire, che non ci debba essere un seguito come l’interruzione dell’assistenza sanitaria a pazienti attualmente in cura e già prenotati.

Chi mai può spegnere questo incendio? Innanzitutto, chi ne ha la facoltà: la delibera incriminata va immediatamente revocata, in autotutela, non ci sono altre soluzioni, non c’è tempo per le chiacchiere e le rassicurazioni del politichese. Ci saranno ricorsi verso le autorità competenti, li vinceremo, come è sempre stato fino ad oggi, ma sarà una vittoria inutile, perché tardiva, perché nel frattempo fra le fiamme di questo incendio ci lasceranno le vite tanti cittadini e lavoratori la cui unica colpa è stata quella di esercitare in buona fede il proprio diritto di voto.

Basterà questo sfogo per smuovere le coscienze della cosiddetta classe politica? C’è qualcuno che vorrà preferire le azioni concrete alle vacue parole di solidarietà di circostanza, lo accoglieremo nel confronto pubblico. Serve urgentemente spegnere l’incendio.



LA GIUNTA APPROVA LE DELIBERE N° 481/2022 e N° 482/2022

Entrambe le delibere, tra i tanti vizi di legittimità, ne presentano subito alcuni di plateale compromissione delle prerogative del Consiglio regionale, in quanto, prima di essere approvate,

non hanno avuto il parere della IV commissione, così come previsto dalle leggi regionali.

Le delibere fissano il tetto di spesa 2022 per le strutture accreditate prendendo a riferimento quello del 2014, comunicandolo dopo ben 7 mesi di attività dall’inizio dell’anno e senza nessun

criterio che prenda in considerazione il fabbisogno sanitario dei territori, facendo tra l’altro “sparire inspiegabilmente” ingenti risorse economiche disponibili per la sanità accreditata.

Nonostante la Regione sia ben consapevole che molte strutture accreditate abbiano già abbondantemente superato tale soglia, visto il vertiginoso aumento di richiesta di prestazioni da

parte del SSR, in quanto a causa del covid negli ultimi anni si sono viste allungate a dismisura le liste di attesa, senza che le strutture pubbliche abbiano potuto rimediare direttamente, le

delibere vengono approvate. Attualmente, come dichiarato dagli stessi uffici regionali, sono oltre 220.000 le prestazioni in attesa di essere evase.

Le delibere in questione hanno come ineluttabile risultato l’immediata cessazione, da parte dei centri accreditati colpiti, di tutte le prestazioni a carico del SSN e l’annullamento di tutte le

prenotazioni già confermate con il SSN in quanto è certo che non verranno pagate (nel frattempo il CUP regionale continua a prenotare).



LA NASCITA DELL’UNITÀ DI CRISI

Non appena letto il contenuto delle delibere è subito evidente alle strutture la gravità di tali atti, adottati tra l’altro senza un minimo di confronto con le parti in causa (anche qui in palese contrasto con la legge), così come invece era stato prospettato da accordi precedenti. Così molte delle strutture si confrontano fra loro e, in particolare quelle facenti capo alle associazioni di Sanità Futura e ASPAT, aderiscono immediatamente al comitato “Unità di crisi sanitaria - Basilicata”, con i seguenti obiettivi:

- promuovere la revoca delle Deliberazioni della Giunta regionale della Regione Basilicata n. 481/2022 e n. 482/2022, recanti la determinazione dei tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale;

- Contribuire alla ridefinizione dei suddetti tetti di spesa da parte della Regione Basilicata attraverso la consultazione delle associazioni di categoria e dei soggetti portatori di interessi diffusi.

La questione è talmente grave e surreale che subito se ne iniziano ad occupare gli organi di stampa, corre sui social e approda sui tg regionali di rai e di altre testate. È chiaro a tutti i cittadini e agli addetti ai lavori che si rischia un’ecatombe sanitaria, oltre alla contingente ed ingente perdita di posti di lavoro (qualche centinaio!) e in alcuni casi al fallimento per mano pubblica di imprese fino a questo momento sane.

Il Centro San paolo ha immediatamente aderito all'Unità di Crisi per garantire il diritto di cura ai propri pazienti.



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21 set, 2023
La nuova sede di Ferrandina nasce nello spirito di miglioramento continuo che ci spinge a rendere i nostri servizi sempre più accessibili e prossimi al territorio. In questa nuova sede eroghiamo prestazioni di fisiokinesiterapia e rieducazione funzionale ex art. 25 L. 833/78 anche in convenzione con il SSN.
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L’origine dell’Ozonoterapia risale all’epoca della I° Guerra Mondiale, quale metodica di trattamento, in era pre-antibiotica, di ferite cutanee infette e osteomieliti secondarie. Con il progredire delle conoscenze della scienza medica, le sue indicazioni si sono ampliate e l’Ossigeno/Ozonoterapia rappresenta a tutt’oggi una terapia abituale per il trattamento di numerose disfunzioni e malattie locali sistematiche. Negli ultimi decenni ha avuto un significativo sviluppo in Italia, grazie anche all’istituzione di una Società Scientifica ad esso dedicata (S.I.O.O.T. – Società Italiana di Ossigeno /Ozonoterapia), che ne cura le linee guida, i protocolli operativi, la formazione e l’aggiornamento dei medici che si dedicano all’ozonoterapia. L’Ozono viene prodotto a partire dall’ossigeno, attraverso una reazione chimica indotta da una scarica elettrica, con l’utilizzo di apparecchi certificati a marchio CE, controllati e regolarmente revisionati, in grado di fornire miscele di ossigeno/ozono nelle quantità e concentrazioni ottimali per ogni singola patologia e disfunzione. L'infiltrazione di ossigeno-ozono è una prestazione esclusivamente di tipo medico, ed è fondamentale affidarsi alle mani esperte di un Medico Specialista appositamente formato. In Italia può essere praticata da medici che hanno seguito corsi di perfezionamento in tale settore. Il Nostro Medico Specialista Fisiatra Dr. Angelo Denisi, in qualità di Ossigenozonoterapeuta S.I.O.O.T. conosce bene le proprietà fisico-chimiche dell’ozono medico ed è in grado d’ impostare il piano di trattamento appropriato per ciascun paziente. A COSA SERVE? Nell’ambito delle malattie e disfunzioni di origine osteo-articolare e muscoloscheletrica, l’Ozonoterapia ha avuto negli ultimi anni una significativa diffusione, sia per i risultati clinici ottenuti, sia per la più precisa definizione dei protocolli operativi. Particolarmente efficace su problematiche discali e disco-radicolari della colonna lombo-sacrale. L’Ozonoterapia viene praticata dopo un‘attenta valutazione basata su di una accurata anamnesi, una diagnosi, un conseguente protocollo di terapia e l’ottenimento del consenso informato da parte del paziente. Le metodiche di trattamento delle disfunzioni muscolo-scheletriche ed osteo-articolari si avvalgono di tecniche locali infiltrative (intradermiche, intramuscolari, peridiscali e periarticolari) secondo dosaggi stabiliti dai protocolli operativi definiti dalla S.I.O.O.T. A differenza di altre metodiche farmacologiche, l’Ozonoterapia non dà luogo a reazioni allergiche. L’iniezione della miscela di O2/O3, a concentrazioni medio-basse, non è dolorosa. Il trattamento con Ozonoterapia si inserisce nell’ambito di un programma terapeutico riabilitativo individuale: è infatti dalla sinergia con adeguati trattamenti fisioterapici/riabilitativi che possiamo ottenere il miglior risultato terapeutico.
08 ott, 2020
Percorso gratuito di fisioterapia pre e post parto.
Autore: f8fa4a94_user 28 ago, 2020
Sono in corso in questi giorni le prime visite mediche e test fisici per gli atleti della squadra di Calcio a 5 Signor Prestito CMB che anche per la stagione sportiva 2020/2021 si affidano ai professionisti sanitari e alle avanzate tecnologie del Centro San Paolo. Il Dr. Angelo Denisi, medico Fisiatra del Centro e medico della Società Sportiva CMB, coadiuvato da personale fisioterapista altamente qualificato, ha sottoposto gli atleti calcettisti ad un primo controllo medico sanitario per poi valutarli attraverso il "Ranner Test" effettuato attraverso l'avanzata tecnologia dei macchinari Tecnobody. Presenti anche lo staff tecnico della società CMB e il Mister Lorenzo Nitti che ha mostrato sin da subito il suo entusiasmo nel trovare un Centro Riabilitativo di così alto livello che continua ad essere per il CMB punto di riferimento fondamentale per la preparazione e la cura dei propri atleti.
14 mag, 2020
Rimani informato sui corretti comportamenti da adottare all'ingresso e all'interno dei nostri ambulatori. Il rispetto delle regole è fondamentale per la tutela della salute di tutti.
12 mag, 2020
La Regione Basilicata ha disposto in data 5/5/2020 la graduale riapertura delle attività di specialisti ambulatoriale a partire dall'11/05/2020. Sono ancora molti i limiti normativi che ci impediscono di riprendere completamente le attività di fisioterapia e riabilitazione ma stiamo attenzionando i casi più urgenti per garantire a tutti i nostri pazienti la graduale ripresa dei trattamenti sospesi. Abbiamo attuato nuovi protocolli di sicurezza e vigileremo affinché vengano correttamente rispettati per garantire e salvaguardare la salute dei nostri pazienti e dei nostri operatori. #ANDRATUTTOBENE
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